28 settembre 2024 | 21.21
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Ieri alla Casa della Memoria e della Storia di Roma, in via San Francesco di Sales 5, è stato presentato il volume ‘Dall’esilio in Sardegna alle istituzioni del regno. Materiali per una biografia di Gaspare Finali‘ curato da Walter Falgio e Daniele Sanna (FrancoAngeli, 2023). Sono intervenuti lo storico Valerio Strinati, segretario generale dell’Aici (Associazione delle istituzioni di cultura italiane), la letterata Alice Cencetti, docente all’Università di Firenze e il giurista Francesco Pepe, docente di Diritto tributario all’Università di Sassari. A coordinare l’evento il dirigente dell’Anpi Roma, Marco Noccioli. Il libro, quarto volume della collana scientifica dell’Issasco, Sardegna Contemporanea, esplora l’esperienza del cesenate Gaspare Finali (1829-1914) esule-lavoratore nell’isola tra il 1856 e il 1858 e propone profili di lettura e di analisi del suo straordinario percorso biografico. L’incarico in qualità di capo contabile della Società Industriale Agricola a Macomer rappresentò un’occasione di crescita culturale e umana tutt’altro che irrilevante.
Siamo alla vigilia dell’unità d’Italia e Finali, giovane patriota risorgimentale, dopo la parentesi sarda contribuirà al processo di edificazione istituzionale del nuovo Stato. Dapprima nei governi provvisori e alla Camera, poi al ministero dell’Interno e alle Finanze. Un cammino importante che lo condurrà ai vertici delle magistrature contabili e del Senato del Regno. L’uomo politico romagnolo non è stato ‘soltanto’ ministro, sindaco, giurista, parlamentare e presidente della Corte dei conti, ma ha trovato anche il tempo di coltivare la vocazione per la storia e per la letteratura. Il racconto di una vita di passione e di impegno è quindi confluito nelle sue Memorie dalle quali è tratta la suggestiva testimonianza del periodo trascorso in Sardegna.
“Abbiamo sentito la necessità di riportare Finali alla dimensione sarda -ha spiegato il curatore Walter Falgio- Questo perché Finali racconta e descrive una Sardegna in mutazione Una mutazione che riguarda non solo il territorio, così come può apparire ad un osservatore distratto, ma riguarda l’economia, la cultura, gli assetti sociali, fondiari. Tutto ciò in un’isola che, all’epoca in cui Finali a metà Ottocento si trovava ad essere capo contabile di un’azienda agricola, era in qualche modo un laboratorio anticipatore dello Stato nazionale”. Il libro è dedicato allo storico Simone Sechi. L’evento è stato promosso da Issasco Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea, Casa della Memoria e della Storia, Aici Associazione delle istituzioni di cultura italiane, Edizioni FrancoAngeli.