Comunali: A Bari verso il ballottaggio tra Pd e centrodestra

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 A Bari, dove il M5s ha corso con un proprio candidato, l’avvocato Michele Laforgia, l’aspirante sindaco del Pd, Vito Leccese, oscilla tra il 48 e il 49% dei consensi e dovrebbe giocare la partita del ballottaggio con il 36enne leghista Fabio Romito, forte di circa il 30-31% delle preferenze e del sostegno di tutta la coalizione di centrodestra.  A Lecce, invece, dove il M5s ha sostenuto il candidato del Pd, il sindaco uscente Carlo Salvemini, è la candidata del centrodestra unito Adriana Poli Bortone ad andare verso la vittoria al primo turno superando il 50%. E’ questa la prima e provvisoria fotografia che si può scattare quando sono ancora poche le sezioni in cui è stato completato lo scrutinio dei voti.

Sia a Bari sia a Lecce il M5s, rispetto alle scorse elezioni, registra un calo di consensi e non riesce a incidere in questa tornata elettorale in cui il campo, laddove è stato largo, sembra essere fallito. Anche se a Bari il candidato Laforgia, sostenuto principalmente da M5s, Sinistra italiana e alcune liste in cui ci sono ex Pd, ha incassato tra il 20 e il 21% dei consensi. Voti che, secondo gli accordi, dovrebbe portare in dote a Leccese in caso di ballottaggio.  A Bari la scelta di rompere il fronte del centrosinistra e dire no alle primarie per un candidato unico è stata di Giuseppe Conte che ha fatto della legalità la bandiera di questa campagna elettorale. La decisione è stata presa dopo le inchieste giudiziarie che hanno travolto il centrosinistra sia al Comune sia in Regione, che non sono però riuscite a frenare il Pd che ha beneficiato dell’effetto Antonio Decaro: il sindaco uscente, campione di preferenze alle europee con circa mezzo milione di voti, ha trainato anche la volata al candidato dei dem alle amministrative.

Sia a Bari sia a Lecce il centrodestra ha risentito dell’ottimo risultato di Fratelli d’Italia che ha moltiplicato i propri voti forte dei consensi ottenuti dalla premier Giorgia Meloni alle europee. Ma per ora, almeno al primo turno e secondo questi primi dati, non riesce ancora a conquistare la vittoria in cui spera da 20 anni anche alla Regione.  Proprio sulle future elezioni regionali del 2025 influiranno questi risultati. Il centrosinistra potrebbe voler puntare su Decaro, a meno che il sindaco uscente, appena eletto in Europa, sia orientato su altri scenari. Possibile in Puglia anche il terzo mandato per l’attuale governatore Michele Emiliano. E il centrodestra potrebbe opporre un candidato forte.  Tra gli altri comuni al voto in Puglia ci sono Mesagne (Brindisi) dove il sindaco uscente di centrosinistra e M5s, Toni Matarelli, è stato il più votato d’Italia con circa il 95% dei voti contro l’avversario Vincenzo Lotesoriere sostenuto da FdI.  Mentre alle Isole Tremiti è stata eletta la prima donna sindaca, Annalisa Lisci, candidata della civica ‘Progetto Tremiti bene comune’.
   

ANSA