Francobollo per il fondatore della As Roma, ma ‘era fascista’

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Un francobollo dedicato al primo
presidente, nonché fondatore della As Roma, Italo Foschi che,
citando il Dizionario biografico italiano della Treccani, fu
anche ‘fascista e squadrista’ sarà emesso domani nel corso di
una cerimonia a Piazza Piacentini nella capitale: una
celebrazione contestata dall’ex ministro Carlo Giovanardi, che
ha sollevato il caso in un articolo sulle pagine de ‘Il
Riformista’, anche in qualità di componente della Consulta che
presso il ministero del Made in Italy esprime il suo parere
sulle emissioni di nuovi francobolli. L’iniziativa che celebra i
140 anni dalla nascita (il 7 marzo 1884) di Foschi, originario
di Corropoli (Teramo), ha scatenato le proteste di esponenti
politici abruzzesi.

   
“Con grande sorpresa, non essendosene mai parlato in
Consulta, mi è arrivata la comunicazione di una emissione
dedicata a Italo Foschi, a cui si aggiungerà pochi giorni dopo
quella per il centenario della morte di Giacomo Matteotti
scrive Giovanardi Sembra che l’emissione celebrativa faccia
riferimento al fatto che nel 1927 Foschi diede vita
all’Associazione sportiva Roma di cui fu il primo presidente. Ho
segnalato al ministro ed alla presidente della Consulta,
sottosegretaria Fausta Bergamotto (anche lei abruzzese, ndr),
che ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario della
distruzione della allora italianissima città martire di Zara,
oggi Croazia. Celebrare negli stessi giorni Foschi e Matteotti e
non ricordare l’anniversario delle migliaia di morti di una
città martire come Zara è un grave errore, che avrebbe potuto
essere evitato se la Consulta fosse stata in tempo utile…
consultata”.

   
Sulla vicenda interviene il segretario nazionale del Partito
della rifondazione comunista, il pescarese Maurizio Acerbo,
candidato alle europee per Pace Terra Dignità: “Continua l’opera
di santificazione dei fascisti da parte del governo Meloni”. Per
Acerbo il francobollo commemorativo a Foschi, “noto esponente
fascista che rimase tale fino alla repubblica di Salò, quando il
paese subiva gli eccidi delle Brigate nere e delle SS”, è solo
“l’ultima vergogna”.

   
Per il consigliere regionale Luciano D’Amico, candidato per
il campo largo alla presidenza della Regione Abruzzo alle
elezioni di marzo e promotore del costituendo Osservatorio
antifascista 25 settembre 1943, è “necessario denunciare questa
grave offesa alla Repubblica democratica e antifascista. Si
rimane costernati dice di fronte a un governo che onora chi
era dalla parte sbagliata della storia. Senza alcun dubbio ci
lasciano le parole che Italo Foschi scrisse ad Amerigo Dumini,
alcuni giorni successivi all’agguato mortale al leader
socialista Giacomo Matteotti, che di quella scellerata impresa
era stato il propulsore: ‘Sei un eroe, degno di tutta la nostra
ammirazione'”.

   

ANSA