Gaza, media: “Hamas respinge proposta su tregua”. Israele: “Ancora nessuna risposta ufficiale”

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(Adnkronos)
Hamas avrebbe respinto la proposta israeliana di un accordo per il rilascio degli ostaggi e l’attuazione di un cessate il fuoco a Gaza. A riferirlo è l’emittente israeliana Kan. Hamas sostiene che la proposta avanzata da Israele è “fondamentalmente diversa da quella presentata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e non garantisce nient’altro che un cessate il fuoco temporaneo”. 

Fonti di Hamas citate dal giornale saudita ma con sede a Londra Asharq al-Awsat hanno spiegato che l’organizzazione palestinese vuole garanzie chiare sulla fine della guerra a Gaza una volta firmato l’accordo sugli ostaggi. 

“Israele sta manipolando. Vogliono una tregua temporanea per poi ricominciare la guerra”, hanno dichiarato le fonti, secondo cui gli israeliani usano formule “ambigue” nel testo dell’accordo che “sono aperte a interpretazioni”. Secondo il Times of Israel, tuttavia, la posizione delle fonti citate dal giornale di proprietà saudita non appare essere un rifiuto formale dell’intesa. 

Ieri il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato che la usa organizzazione si approccerà “seriamente e positivamente” a qualsiasi accordo basato sulla cessazione totale della guerra e sul completo ritiro delle forze israeliane dalla Striscia. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dal canto suo insiste sul fatto che non accetterà alcun accordo sugli ostaggi che impedisca a Israele di portare a termine il suo obiettivo di eliminare Hamas. 

Israele intanto non ha ancora ricevuto una risposta ufficiale da Hamas sulla proposta sul tavolo, ha indicato un funzionario israeliano citato dall’emittente Kan. 

Un attacco aereo israeliano contro una scuola delle Nazioni Unite piena di centinaia di sfollati nel centro di Gaza avrebbe intanto ucciso almeno 27 persone. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato il attacco contro la scuola dell’Unrwa che ospitava un “complesso di Hamas”. Giornalisti locali hanno riferito alla Bbc che un aereo da guerra israeliano ha lanciato due missili contro le aule all’ultimo piano della scuola nel campo profughi di Nuseirat. 

L’ufficio stampa di Hamas ha affermato che almeno 27 persone sono state uccise e ha accusato Israele di aver commesso un “orribile massacro”. Fonti giornalistiche locali riportano l’uccisione di almeno 32 persone. Ambulanze e squadre di soccorso hanno portato i feriti e i morti in un ospedale vicino. I filmati sui social media hanno mostrato aule distrutte e cadaveri avvolti in sudari in un obitorio. 

Ismail al-Thawabta, direttore dell’ufficio stampa di Hamas, ha respinto le affermazioni di Israele secondo cui la scuola delle Nazioni Unite aveva nascosto un posto di comando di Hamas. Le forze di difesa israeliane hanno affermato che i jet hanno condotto un “attacco preciso su un complesso di Hamas incorporato all’interno di una scuola dell’Unrwa nell’area di Nuseirat”. 

La dichiarazione dell’Idf afferma di aver “eliminato” i “terroristi” di Hamas e della Jihad islamica che hanno preso parte all’attacco del 7 ottobre nel sud di Israele, quando circa 1.200 persone sono state uccise e altre 251 prese in ostaggio. L’esercito israeliano ha affermato di aver adottato misure prima dell’attacco aereo per “ridurre il rischio di danneggiare i civili non coinvolti”. 

L’Idf stima che tra i 20 e i 30 terroristi di Hamas e della Jihad islamica fossero nascosti nella scuola dell’Onu quando è stata colpita durante la notte. I membri dei gruppi terroristici si trovavano in tre aule, separate da un’area dove si rifugiavano i civili. 

L’attacco è stato ritardato due volte poiché l’esercito afferma di aver lavorato per mettere a punto il piano per evitare danni ai civili. Non è chiaro tuttavia quanti dei morti fossero membri di gruppi terroristici. 

Israele ha ripetutamente accusato Hamas di utilizzare scuole e altre infrastrutture civili nella Striscia, compresi i luoghi in cui si rifugiano i civili, per attività terroristiche. 

La scuola dell’Unrwa è stata avvolta da una cintura di fuoco, scrive intanto al Jazeera, citando persone che si trovavano all’interno dell’edificio quando è stato bombardato, uccidendo “almeno 32 persone”. Altre fonti giornalistiche parlano di 45 persone uccise. 

“Eravamo all’interno della scuola e all’improvviso siamo stati bombardati, questo edificio ospitava famiglie e giovani, e il bombardamento è avvenuto senza preavviso”, ha riferito un testimone. Un altro ha commentato che l’attacco è “il risultato del terrorismo dello Stato di Israele… non c’è terrorismo tranne Israele, tutte le istituzioni e le linee rosse sono state oltrepassate da Israele a Gaza”. 

L’uomo ha raccontato di essere stato sfollato da Gaza City, nel nord della Striscia, a Khan Younis e poi a Rafah, nell’estremo sud. Ovunque andassero lui e la sua famiglia, ha detto, venivano bombardati, “e quando siamo arrivati al campo di Nuseirat, siamo stati bombardati ancora una volta. Siamo stati bombardati senza preavviso e all’improvviso, con gli aerei israeliani che hanno colpito la scuola con due missili”. 

La Spagna si unirà al Sudafrica nella causa per genocidio contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia all’Aja. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri spagnolo, Jose Manuel Albares, nel corso di una conferenza stampa. “È un passo che stiamo considerando da molte settimane, che alcuni Paesi hanno già compiuto e che altri hanno annunciato che faranno”, ha dichiarato. 

L’annuncio arriva pochi giorni dopo il riconoscimento ufficiale della Palestina da parte di Spagna, Norvegia e Irlanda, dopo il quale Albares ha affermato che i tre Paesi risponderanno “in modo energico e congiunto” agli “attacchi” che stanno ricevendo da Israele per questa decisione. 

Un’autobomba contenente è esplosa nella notte nella valle del Giordano, a circa un chilometro dal checkpoint di Taysir, sul versante palestinese. Non ci sono state vittime nell’incidente. L’Idf e lo Shin Bet stanno indagando sulle circostanze dell’incidente. Lo riporta Ynet News. 

L’esercito israeliano ha intanto reso noto di aver ucciso tre terroristi che cercavano di entrare in Israele dalla zona di Rafah nella Striscia di Gaza. In una dichiarazione, le forze di difesa israeliane affermano che le truppe che effettuavano controlli nell’area hanno incontrato uomini armati, che hanno aperto il fuoco contro di loro. 

I soldati dell’Idf hanno risposto al fuoco e un aereo ha effettuato un raid, uccidendo due degli uomini armati. Il terzo è stato ucciso poco tempo dopo dal fuoco di un carro armato. Secondo i rapporti, l’esercito sta indagando se ci fosse un quarto terrorista che potrebbe essere fuggito dalla scena ma che sarebbe rimasto a Gaza. 

Un soldato israeliano è stato intanto ucciso e un altro gravemente ferito in un attacco con droni a Hurfeish, nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo ha reso noto l’Idf.