Georgia, scontri tra manifestanti pro-Ue e polizia

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(Adnkronos) Migliaia di persone sono tornate di nuovo in piazza a Tbilisi questa sera, per il terzo giorno consecutivo, per protestare contro la decisione del premier di sospendere i negoziati di adesione all’Unione europea fino a tutto il 2028.  

Scontri si sono verificati davanti al parlamento georgiano tra la polizia e manifestanti europeisti. La polizia in tenuta antisommossa ha sparato proiettili di gomma, gas lacrimogeni e ha usato idranti per disperdere i manifestanti che lanciavano petardi, secondo un giornalista dell’Afp che ha visto fiamme dietro una finestra dell’edificio. 

 

La presidente filoeuropea della Georgia Salomé Zourabichvili dal canto suo ha annunciato il suo rifiuto a dimettersi anche se il suo mandato termina a fine anno. Fino a che non saranno organizzate nuove elezioni legislative e “un Parlamento che eleggerà un nuovo presidente secondo le nuove regole, il mio mandato andrà avanti”, ha affermato, in una intervista ad Afp. Il partito al potere Sogno georgiano ha invece fissato le elezioni del nuovo presidente, da parte del collegio elettorale, il 14 dicembre.  

Intanto migliaia di persone sono tornate di nuovo in piazza a Tbilisi questa sera, per il terzo giorno consecutivo, per protestare contro la decisione del premier di sospendere i negoziati di adesione all’Unione europea fino a tutto il 2028.  

 

Georgia: scontri tra manifestanti pro-Ue e polizia davanti al parlamento di Tbilisi 

Scontri davanti al parlamento georgiano tra la polizia e manifestanti europeisti che protestavano, per la terza sera consecutiva, contro la decisione del governo di rinviare al 2028 le discussioni sull’adesione del Paese all’Ue. La polizia in tenuta antisommossa ha sparato proiettili di gomma, gas lacrimogeni e ha usato idranti per disperdere i manifestanti che lanciavano petardi, secondo un giornalista dell’Afp che ha visto fiamme dietro una finestra dell’edificio. 

(Redazione/Adnkronos)