
In attesa di decidere come colpire col Pd, i cinque stelle marciano un po’ per conto loro. E così, l’arresto del tesoriere dem campano Nicola Salvati in un’inchiesta sul favoreggiamento dell’immigrazione clandestina diventa occasione per un affondo. O un avvertimento. “Per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza ha detto il capogruppo alla Camera del Movimento, Riccardo Ricciardi Ci auguriamo che chi vuole sottoscrivere un accordo con i Cinque stelle faccia pulizia totale in casa propria”.
Parole che non sono piaciute al Pd. “In realtà ha fatto notare la capogruppo alla Camera del Pd, Chiara Braga la persona interessata è stata subito sospesa dal Pd, dal suo ruolo di tesoriere”. Come a dire: non ci servono lezioni. Ma in serata, il presidente del M5s Giuseppe Conte ha ribadito: “Per noi l’etica pubblica è fondamentale”. D’altronde, l’indagine si occupa di una terra, la Campania, che è campo minato sia dentro il Pd sia per l’alleanza del Pd col M5s. In autunno ci sarà il voto, ed è già iniziato il braccio di ferro: il governatore uscente, Vincenzo De Luca, vorrebbe il terzo mandato, mentre la segretaria Pd Elly Schlein è contraria.
Nell’ottica di un cambio e di un’alleanza progressista, il candidato potrebbe essere un esponente del M5s. Circolano già due nomi: l’ex presidente della Camera Roberto Fico e il vicepresidente della Camera Sergio Costa. Nella polemica col M5s è entrato l’eurodeputato Sandro Ruotolo, della segreteria Pd: “A Ricciardi dico: noi siamo i primi a sospendere chi è accusato, ma i problemi ce le hanno anche le giunte a guida M5s e Pd, come quelle di centrodestra e civiche. La mafia sta dove c’è il potere, dobbiamo avere occhi apertissimi. E’ inutile che ci pizzichiamo”. Il tesoriere del Pd campano è stato rimosso. Il suo posto è stato preso dal tesoriere del Pd nazionale, Michele Fina. Che ha spostato la polemica sul centrodestra: mentre Salvati è già stato sospeso dal Pd, ha detto, “è giusto il caso di osservare che una ministra della Repubblica, rinviata a giudizio per falso in bilancio e sotto indagine per truffa ai danni dello Stato, siede ancora tranquillamente al suo posto, dichiarandosi per altro disinteressata alle opinioni del proprio partito”. Quella di Ricciardi non è l’unica stoccata a non essere piaciuta nel Pd. Non è passata inosservata una nota in arrivo da Bruxelles, dove il M5s ha accusato Schlein di plagio: “Ha proposto l’istituzione di un fondo Sure per salvare l’industria dell’auto, peccato che quella proposta l’abbiamo avanzata noi al Parlamento europeo e che i suoi europarlamentari hanno votato contro”. Al di là del merito “Sono anni che lo proponiamo”, commentava un esponente Pd mostrando gli interventi dell’allora ministro Andrea Orlando l’attacco è parso artificioso. Resta però l’obiettivo comune. “Lavoriamo per costruire un progetto politico forte alternativo a questa destra ha detto Conte Il tema è che la mia comunità non ha detto: ‘Lasciati fagocitare dal Pd, perché sennò non si vince’. Ha detto che si può andare in alleanza ma solo con un progetto chiaro, con obiettivi ben condivisi”. E torna la domanda. Unirsi prima o dopo il voto? “Questo lo valuteremo. A noi adesso interessa continuare a dimostrare l’incapacità di questo governo”.
ANSA