Oggi alle 13.00 è atteso il primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva.
Meloni in Cdm confermerà l’indicazione di Raffaele Fitto come commissario europeo, che è stato oggetto anche dei colloqui a Bruxelles di Tajani con Ursula von der Leyen. Il vicepremier ha auspicato un “portafoglio importante” per l’attuale ministro degli Affari europei, nonché la vicepresidenza esecutiva. Intanto con Fitto la premier è impegnata nella definizione di un decreto per risolvere l’annosa vicenda delle concessioni balneari.
E ne parlerà anche al vertice, dove il clou è considerato la manovra. Fra le strategie per massimizzare le risorse, ora stimate a 25 miliardi di euro, l’intenzione di Palazzo Chigi sarebbe quella di richiamare i ministeri a una ricognizione sui fondi non utilizzati, da rimettere in circolo. Nella maggioranza si rincorrono anche le voci di nuove privatizzazioni, perché “Mps è stato un ottimo esempio”. E si confida sull’aumento delle entrate, per propiziare un “atteggiamento benevolo” da parte dell’Ue sui conti pubblici.
Poi c’è lo stallo Rai. Da tempo Meloni punta su uno schema con il suo fedelissimo Giampaolo Rossi nel ruolo di amministratore delegato, e Simona Agnes presidente della tv pubblica, in quota Forza Italia. La nomina di Agnes è però insidiata dalla mancanza di un accordo sulle opposizioni, essenziale per superare lo scoglio del voto in commissione di Vigilanza Rai. “Per noi Agnes va bene, ma se non c’è il consenso su di lei, si parla del nulla, siamo al punto zero e insistendo rischiamo tutti restare con il cerino in mano”, fanno notare dalla Lega, che dal canto suo punta a ottenere la scelta del direttore generale. I leghisti non hanno dubbi che ci sarà il dg nel nuovo organigramma, ma altre fonti di maggioranza sostengono invece che nei piani di Palazzo Chigi quella figura (non obbligatoria) potrebbe non essere contemplata.
La contropartita per il partito di Salvini potrebbe essere trovata in una casella fra la Direzione Approfondimento (oggi del meloniano Paolo Corsini) quella Intrattenimento prime time. “Ma anche nei settori cultura e cinema notano i leghisti ci sono posizioni di peso”. Fra i nodi da sciogliere, poi, varie voci di maggioranza inseriscono anche la direzione del Tg1. Quanto basta, insomma, per ritenere ancora incerto il calendario di Camera e Senato che dovrebbero votare i 4 membri del Cda.
“Aspettiamo di vedere come Meloni cercherà una sintesi”, notano gli alleati. Il braccio di ferro, più che con le opposizioni, è nel centrodestra, in particolare fra Lega e FI, come dimostrano anche le schermaglie estive su Autonomia e cittadinanza, tema che Tajani rivendicherà nel vertice prospettando la presentazione di una proposta organica. Alla vigilia del confronto i leghisti auspicano “compattezza e serenità nella maggioranza dopo aver assistito a troppe fibrillazioni”. Un banco di prova sarà proprio l’attuazione dell’Autonomia, con il ministro Roberto Calderoli che conta di far partire fra settembre e ottobre i negoziati con le prime quattro Regioni sulle materie senza livelli essenziali delle prestazioni, mentre l’intenzione di Meloni, spiegano i bene informati, sarebbe quella di avviare ogni percorso solo quando tutti i Lep saranno definiti e finanziati. Nel capitolo riforme va capito con che tempi procederà il premierato, e FI insisterà sulla separazione delle carriere dei magistrati.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: “porterò avanti in Cdm il riordino del settore dei carburanti. Nella direzione della decarbonizzazione incentiveremo la trasformazione di stazioni di servizio in punti di ricarica elettrica”, ha detto intervenendo in collegamento alla kermesse di Affaritaliani, “La Piazza” a Ceglie Messapica. “Ci sarà una razionalizzazione del sistema di distribuzione per favorire il passaggio per la ricarica elettrica ha aggiunto E’ un lavoro di un tavolo che ha lavorato per oltre un anno con il settore”. La riforma della rete dei carburanti potrebbe quindi approdare presto all’esame del Consiglio dei Ministri. Già a luglio il ministro Urso aveva preannunciati l’imminenza della riforma, dicendosi convinto di riuscire ad avere l’ok dal Cdm già prima di ferragosto. Il provvedimento, d’intesa con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Enegitica, Gilberto Pichetto Fratin, prevedeun riordino per incentivare sia i punti di ricarica elettrica, sia per i punti di distribuzione dei biocarburanti.
ANSA