È durata solo dieci giorni, passati tra le polemiche, l’esperienza di Francesco Spano al ministero della Cultura come capo di gabinetto. Già la sua nomina, decisa dal ministro Alessandro Giuli poco dopo il suo insediamento, era finita nel mirino dei gruppi Pro Vita, che lo avevano attaccato per una vicenda che nel 2017 lo aveva portato a dimettersi dall’Unar, l’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali.
In quell’occasione furono Le Iene a scoprire un finanziamento di 55mila euro verso l’Andoss, un’associazione Lgbtq+ che però gestiva un locale a luci rosse, che vedeva secondo quanto sostenuto dal programma lo stesso direttore dell’Unar tra i tesserati. Dalla vicenda Spano uscì pulito, ma comunque fu costretto a dimettersi. Intentò anche una causa nei confronti del programma di Italia 1, avanzando accuse di diffamazione, lesione della propria reputazione, dignità, onore e riservatezza: addebiti che a maggio 2024 il Tribunale di Grosseto ha rigettato, condannandolo a risarcire circa 30mila euro alla trasmissione.
Avvocato, 47 anni, toscano, è stato sempre apprezzato come manager pubblico sin dai primi incarichi con il ministro Giuliano Amato e con il gruppo del Pd alla Camera. Il suo rapporto con gli ambienti dem prosegue anche successivamente con l’approdo alla segreteria generale del Maxxi tra il 2015 e il 2017. In quell’anno arriva alla Human Foundation di Giovanna Melandri come segretario generale, incarico che mantiene fino al 2022 quando torna al museo romano, allora guidato proprio da Melandri. È in questo periodo che si verifica il conflitto di interesse denunciato da Report, che ha portato alle sue dimissioni. Nel 2018 la Human Foundation offre una consulenza legale all’avvocato e compagno di Spano, Marco Carnabuci, che nel medesimo periodo ottiene una nomina a consulente legale anche dal Maxxi. “Carnabuci sottolinea il programma fino ad oggi ha sempre ottenuto il rinnovo della consulenza legale da parte del Maxxi, anche quando nel 2022 Francesco Spano è stato richiamato a fare il segretario del museo durante la presidenza di Giuli”.
Nel curriculum di Spano, anche una consulenza per l’ufficio di presidenza di Federculture, l’associazione sindacale delle imprese culturali, tra il febbraio 2020 e il settembre 2021, impegni da docente a Roma Tor Vergata e allo Iulm e diverse pubblicazioni sui temi dei diritti umani e della persona.
ANSA