Ilaria Salis, solidarietà e non paura sia il faro in Europa

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“Che la solidarietà e non la paura
diventi il faro d’Europa”: si conclude così il secondo post
pubblicato da Ilaria Salis sul suo profilo Instagram.

   
L’attivista milanese candidata alle prossime elezioni europee
con Avs ha ricordato che “l’antifascismo sarà sempre la bussola
che orienterà il mio agire. La storia e il presente d’Europa
parlano chiaro: la battaglia contro l’oppressione e le
discriminazioni è la più importante per vivere come persone
libere ed uguali”.

   
“Sono un’insegnante ha aggiunto amo il mio lavoro e vedo
in esso un alto valore sociale. Contro la politica dei tagli e
lo svilimento dei saperi, voglio rivendicare il diritto
universale a un’istruzione di qualità. La scuola e la cultura
sono l’investimento sociale più importante. Come giovane donna e
lavoratrice precaria voglio dedicarmi alla trasformazione delle
condizioni materiali di vita. Nel nostro paese ha spiegato ,
al netto degli enormi profitti e di un impoverimento diffuso,
non siamo mai stati rappresentati da nessuno e siamo sempre
rimasti invisibili”. Salis ha ricordato di non essere “una
politica di professione” ma di aver sempre fatto “politica dal
basso: nei movimenti, nelle lotte sociali, fra le persone
comuni. Continuerò a dare respiro e forza ai temi e alle
battaglie che hanno caratterizzato la mia storia”.

   
Per oltre 15 mesi detenuta in carcere a Budapest con l’accusa
di aver aggredito dei militanti di estrema destra, Salis ha
spiegato che “ho imparato sulla mia pelle che “il grado di
civiltà di un paese si misura osservando le condizioni delle sue
carceri” e nei mesi passati là dentro ho riflettuto parecchio
sulle reali implicazioni di questa frase” di Voltaire. “Perciò
voglio sostenere i diritti umani delle persone detenute ed
oppormi alle umiliazioni, alle privazioni e ai soprusi che
subiscono nelle carceri d’Italia e d’Europa”. “La ricchezza c’è
e deve essere condivisa, l’ambiente deve essere tutelato, i
diritti dei lavoratori e delle lavoratrici rispettati ed
ampliati, e nessuna mai più subordinata al dominio patriarcale”,
ha aggiunto.

   

ANSA